Programma:
Il sapore di una scoperta
Serena Chillemi e Tommaso Farinetti si sono incontrati per caso in un giorno qualunque nel giugno del 2014 a Monaco di Baviera, non potendo immaginare che quel breve momento avrebbe definitivamente cambiato il corso delle loro vite. Tutti e due pianisti, italiani ed emigrati in Germania, spinti dal desiderio di mettersi in gioco e conoscere nuove culture: passionale e mediterranea lei, riflessivo e più razionale lui, li accomuna una grande passione per la musica contemporanea ed il desiderio di sperimentare nuovi linguaggi musicali. Entrambi concertisti affermati, hanno alle spalle dei percorsi professionali fuori dal mondo più prettamente "accademico" della musica classica. Il Minimal Duo è nato proprio nel giorno del loro primo incontro, con la semplice domanda: "Avresti voglia di suonare Piano Phase di Steve Reich?". Così è iniziato un periodo di ricerche e studio della musica minimalista per due pianoforti che li ha infine portati al debutto nel 2021 alla prestigiosa sala del Gasteig di Monaco.
Nell’estetica giapponese il termine Yugen, traducibile letteralmente come “leggermente scuro”, descrive il fascino delle cose in penombra delle quali non si riesce a conoscere del tutto i limiti e i particolari, e, in senso più ampio, si usa per indicare ciò che, essendo oscuro, è insondabile, misterioso e imperscrutabile. È lo stato d'animo prodotto dal fascino inspiegabile delle cose, il sentire un universo “altro”, colmo di misteriosa unità.
DUE di DUO è il coronamento di un intenso legame musicale e personale. Caterina Roberti e Salvatore Sclafani si incontrano nel 2013 al Conservatoire Royal de Bruxelles. Personalità dai molteplici interessi, l’intesa tra i due è immediata e li spinge a un’intensa collaborazione. Il duo è invitato a esibirsi in diversi contesti, quali il Festival Musiq3, il Festival Musicorum e il MIM. Desideroso di condividere la loro curiosità con il pubblico, il repertorio del duo si concentra sulla musica del XX secolo e sulla riscoperta di opere raramente eseguite. Il loro primo CD, Airs Galants: Renaissance & Baroque-inspired music for piano 4-hands (Da Vinci Classics) include la prima mondiale della trascrizione per pianoforte a quattro mani delle Airs de Ballet da Les Indes Galantes di J.-P. Rameau ed è stato presentato su Musiq3-RTBF, Rai Radio 3 e Radio France.
Con Pianoïd, Edouard Ferlet torna dove meno ce lo si aspetta con un album che si avventura alle frontiere dell'elettronica, della musica contemporanea e dell'ambient. Se Bach è stato spesso il terreno di gioco preferito del pianista, ora ha fatto un passo da gigante attraverso i secoli per mettersi sotto l'egida di Philip Glass e Brian Eno. Edouard Ferlet, utilizzando un sistema interattivo ed elettroacustico, ci accompagna in un viaggio musicale tecnologico. Un'esplorazione dello strumento orchestrale per eccellenza, dove ci regala paesaggi sonori ricchi, onirici e profondamente originali.