Programma:
Roberto Bizziccheri riceve la sua prima tastiera all'età di 9 anni, da suo padre, in quegli anni fabbricante di mobili per organo. Da autodidatta inizia poco per volta a conoscere la musica e le emozioni che è in grado di trasmettere. Con i primi stipendi compra il suo primo pianoforte. Si esercita e studia da autodidatta, instaurando con lo strumento un rapporto così riservato che per anni vede nella musica un momento di intimità. Saranno poi i casi della vita e le persone conosciute e fargli capire che la musica non andava trattenuta, bensì condivisa. Nel luglio del 2019 realizza il suo primo grande sogno, esibirsi in un concerto per solo piano completamente da autodidatta con la serata "Note di un autodidatta", ideata e suggerita da Roberto. Poi altre date, ricercate con desiderio ed estrema passione, si esibisce a Napoli per il piano city Napoli 2020, a Martina Franca per il piano Lab 2022, a Roma nel Marzo 2023, oltre ad altre date nella provincia di Rimini, Ravenna. Torna poi a Napoli per Piano City.
Nell’estetica giapponese il termine Yugen, traducibile letteralmente come “leggermente scuro”, descrive il fascino delle cose in penombra delle quali non si riesce a conoscere del tutto i limiti e i particolari, e, in senso più ampio, si usa per indicare ciò che, essendo oscuro, è insondabile, misterioso e imperscrutabile. È lo stato d'animo prodotto dal fascino inspiegabile delle cose, il sentire un universo “altro”, colmo di misteriosa unità.
DUE di DUO è il coronamento di un intenso legame musicale e personale. Caterina Roberti e Salvatore Sclafani si incontrano nel 2013 al Conservatoire Royal de Bruxelles. Personalità dai molteplici interessi, l’intesa tra i due è immediata e li spinge a un’intensa collaborazione. Il duo è invitato a esibirsi in diversi contesti, quali il Festival Musiq3, il Festival Musicorum e il MIM. Desideroso di condividere la loro curiosità con il pubblico, il repertorio del duo si concentra sulla musica del XX secolo e sulla riscoperta di opere raramente eseguite. Il loro primo CD, Airs Galants: Renaissance & Baroque-inspired music for piano 4-hands (Da Vinci Classics) include la prima mondiale della trascrizione per pianoforte a quattro mani delle Airs de Ballet da Les Indes Galantes di J.-P. Rameau ed è stato presentato su Musiq3-RTBF, Rai Radio 3 e Radio France.
Con Pianoïd, Edouard Ferlet torna dove meno ce lo si aspetta con un album che si avventura alle frontiere dell'elettronica, della musica contemporanea e dell'ambient. Se Bach è stato spesso il terreno di gioco preferito del pianista, ora ha fatto un passo da gigante attraverso i secoli per mettersi sotto l'egida di Philip Glass e Brian Eno. Edouard Ferlet, utilizzando un sistema interattivo ed elettroacustico, ci accompagna in un viaggio musicale tecnologico. Un'esplorazione dello strumento orchestrale per eccellenza, dove ci regala paesaggi sonori ricchi, onirici e profondamente originali.