Due di Duo
22/06/2024 Loggia del Municipio ore 16
Programma:
AIRS GALANTES
(Arie Galanti)
Les Indes Galantes, Airs de ballet
(Le Indie Galanti, Arie di balletto)
Trascrizione per pianoforte a 4 mani di Léon Roques
Caterina Roberti, pianista particolarmente attiva nell’ambito della musica da camera e accompagnatrice di canto, strumento e danza è docente di Pianoforte all'Institut Jaques-Dalcroze de Belgique, a Bruxelles, e accompagnatrice e docente di Pianoforte al Conservatoire M.-A. Guénin di Maubeuge (Francia). Dopo aver conseguito la laurea triennale in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio G. B. Pergolesi di Fermo, Caterina prosegue gli studi presso la Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera di Duino sotto l'egida del Trio di Parma. Desiderosa di approfondire la conoscenza della musica antica, studia il clavicembalo nella classe di A. Dallapé e il fortepiano con S. Fiuzzi presso l'Accademia Internazionale Incontri col Maestro di Imola.
In Belgio, consegue un Master in Pianoforte e un Master in Accompagnamento pianistico presso il Conservatoire Royal de Bruxelles nella classe di E. Reyes e P. Riga, nonché un Master in Pedagogia presso il Conservatoire royal de Mons - ARTS2. In duo con il mezzosoprano Amalia Avilán, ottiene il diploma di specializzazione della Udo Reinemann International Masterclass, in collaborazione con il Théâtre royal de la Monnaie.
Molto attiva nell’ambito della musica contemporanea, Caterina si è esibita all'Athénée Théatre Louis-Jouvet (Parigi) e al Théâtre National (Bruxelles) nell’opera di John Adams I was looking at the ceiling and then I saw de sky con la compagnia Chroma; con l'ensemble G.A.M.E. in opere di R. Hoffmann, J. Saunders, C. Lamb, M. Momi, F. Rzewski, Andriessen, T. Johnson; nell'ambito della serie di concerti Johnny Sessions con opere di G. Kurtág e T. Tesei; nella prima mondiale dell'opera a lei dedicata di C. Guiraud Le piace i lembi della ferita e si avvicina (Orléans, Francia). Premiata in numerosi concorsi nazionali e internazionali fra cui il Concours de la Fondation Andrée Charlier di Charleroi (Belgio), il Concours-Festival Répertoire Pianistique Moderne di Parigi, e il Concorso G. Rospigliosi di Pistoia, si è esibita in formazioni cameristiche e come solista in teatri e palcoscenici quali l’Istituto Giacometti a Parigi e il Théâtre de l’Opéra di Reims (Francia), Flagey e la Maison des Musiques (Belgio), il Teatro Lauro Rossi di Macerata e il Teatro dell’Aquila di Fermo. Pianista dai molteplici interessi, Caterina consegue la laurea triennale in Traduzione e interpretazione all’Università di Bologna e unisce, oggi, la sua passione per il repertorio vocale a quella per le lingue insegnando Italiano per cantanti all’IMEP di Namur (Belgio). Affascinata dal tango argentino, Caterina scopre ed esplora questo universo attraverso la danza e come musicista, partecipando a numerosi workshop con la Silencio Tango Orchestra e con il pianista e compositore P. Murgier. Nel 2018 fonda la Giacinto's Secret Concert Society, una stagione di house concerts che ha accolto artisti da tutto il mondo.
Nato a Palermo nel 1991, Salvatore Sclafani inizia gli studi musicali con A. Fortunato presso il conservatorio della propria città, dove consegue, con lode, il diploma e la laurea magistrale in Pianoforte. Successivamente, si perfeziona in Belgio con Eliane Reyes al Conservatoire royal de Bruxelles: conclude, con lode, i Master in Pianoforte e Didattica pianistica. Contemporaneamente, frequenta le masterclass di Roberto Plano all'Accademia Musicale Varesina. Infine, segue una specializzazione post-lauream in Pianoforte al Koninklijk Conservatorium Brussels, sotto la guida di Boyan Vodenitcharov.
Attualmente è assistente di pianoforte al Conservatoire royal de Bruxelles e professore di Pianoforte presso il Conservatorio M.-A. Guénin di Maubeuge (Francia). Svolge anche un dottorato in artistic research presso l'Université libre de Bruxelles e il Conservatoire royal de Bruxelles. Ha partecipato a conferenze e attività scientifiche in Belgio, Italia, Francia, Georgia, Serbia e Regno Unito.
Premiato in 15 concorsi nazionali e internazionali, fra cui il Concours-Festival Répertoire Pianistique Moderne di Parigi e il Concours de la Fondation Andrée Charlier di Charleroi (Belgio). Si è esibito in recital, in conferenza- concerto, in formazioni cameristiche e come solista con orchestra in Belgio, Italia, Francia, Spagna e Svezia in
festival e scenari come le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, la Grande Salle del Conservatoire royal de Bruxelles e la Cité Internationale Universitaire di Parigi.
Laureato in Lingue e Letterature Moderne presso l'Università di Palermo, appassionato di scrittura e radio, collabora con le testate Suonare News, Amadeus e TGmusic.it. È curatore del libro Giorgio Battistelli. Per moto contrario: Autobiografia in forma di conversazione, scritto in collaborazione con lo stesso compositore Battistelli e pubblicato dalla LIM (Libreria Musicale Italiana, Lucca 2023). Il volume è stato presentato su Rai Radio 3.
È inoltre reporter e conduttore radiofonico per la kermesse Cremona Musica. Ha partecipato come ospite ai programmi Transmission e Table d'écoute della radio nazionale belga Musiq3-RTBF ed è stato invitato da Bozar come moderatore per la serie Guide Concerts.
Nell’estetica giapponese il termine Yugen, traducibile letteralmente come “leggermente scuro”, descrive il fascino delle cose in penombra delle quali non si riesce a conoscere del tutto i limiti e i particolari, e, in senso più ampio, si usa per indicare ciò che, essendo oscuro, è insondabile, misterioso e imperscrutabile. È lo stato d'animo prodotto dal fascino inspiegabile delle cose, il sentire un universo “altro”, colmo di misteriosa unità.
Con Pianoïd, Edouard Ferlet torna dove meno ce lo si aspetta con un album che si avventura alle frontiere dell'elettronica, della musica contemporanea e dell'ambient. Se Bach è stato spesso il terreno di gioco preferito del pianista, ora ha fatto un passo da gigante attraverso i secoli per mettersi sotto l'egida di Philip Glass e Brian Eno. Edouard Ferlet, utilizzando un sistema interattivo ed elettroacustico, ci accompagna in un viaggio musicale tecnologico. Un'esplorazione dello strumento orchestrale per eccellenza, dove ci regala paesaggi sonori ricchi, onirici e profondamente originali.