Elena Ramona Monteanu inizia lo studio del pianoforte a 5 anni, diplomandosi al Liceo Musicale Sigismund Toduta nel 2000 e proseguendo con gli studi di Laurea e di Master in Pianoforte presso l’Accademia di Musica Gheorghe Dima. Nel 2006 riceve una Borsa Erasmus per studiare al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e prosegue con il Biennio specialistico laureandosi nel 2010. Nel 1998 e nel 2001, riceve delle borse di studio per partecipare ai corsi estivi del Brevard Music Center, North Carolina. Studia con Andrei Gavrilov, Giovanni Umberto Battel, Federica Righini, Riccardo Zadra. Suona in sale prestigiose in Italia, Portogallo, Romania, SUA. La sua attività incessante come pianista concertista e docente l'ha portata a creare un progetto intitolato "Carl Filtsch, il pupillo di Chopin", presentato per la prima volta a Cremona Musica 2023. Attualmente è docente di CODI/21 Pianoforte al Conservatorio Tomadini di Udine.
Nell’estetica giapponese il termine Yugen, traducibile letteralmente come “leggermente scuro”, descrive il fascino delle cose in penombra delle quali non si riesce a conoscere del tutto i limiti e i particolari, e, in senso più ampio, si usa per indicare ciò che, essendo oscuro, è insondabile, misterioso e imperscrutabile. È lo stato d'animo prodotto dal fascino inspiegabile delle cose, il sentire un universo “altro”, colmo di misteriosa unità.
DUE di DUO è il coronamento di un intenso legame musicale e personale. Caterina Roberti e Salvatore Sclafani si incontrano nel 2013 al Conservatoire Royal de Bruxelles. Personalità dai molteplici interessi, l’intesa tra i due è immediata e li spinge a un’intensa collaborazione. Il duo è invitato a esibirsi in diversi contesti, quali il Festival Musiq3, il Festival Musicorum e il MIM. Desideroso di condividere la loro curiosità con il pubblico, il repertorio del duo si concentra sulla musica del XX secolo e sulla riscoperta di opere raramente eseguite. Il loro primo CD, Airs Galants: Renaissance & Baroque-inspired music for piano 4-hands (Da Vinci Classics) include la prima mondiale della trascrizione per pianoforte a quattro mani delle Airs de Ballet da Les Indes Galantes di J.-P. Rameau ed è stato presentato su Musiq3-RTBF, Rai Radio 3 e Radio France.
Con Pianoïd, Edouard Ferlet torna dove meno ce lo si aspetta con un album che si avventura alle frontiere dell'elettronica, della musica contemporanea e dell'ambient. Se Bach è stato spesso il terreno di gioco preferito del pianista, ora ha fatto un passo da gigante attraverso i secoli per mettersi sotto l'egida di Philip Glass e Brian Eno. Edouard Ferlet, utilizzando un sistema interattivo ed elettroacustico, ci accompagna in un viaggio musicale tecnologico. Un'esplorazione dello strumento orchestrale per eccellenza, dove ci regala paesaggi sonori ricchi, onirici e profondamente originali.