Programma:
Protagonista è un organico non tradizionale, in cui i pianisti suonano oltre al loro strumento anche cimbali antichi e woodblock e agiscono sui modulatori ad anello e la radio ad onde corte che compongono la parte dell’elettronica, eseguita congiuntamente al regista del suono. L'evento si apre e si chiude al risuonare del mantra, che costituisce il materiale musicale di base ripetuto per la sua intera durata. In fitti contrappunti o a solo, intero o in frammenti, dilatato o compresso nel tempo, esso crea molteplici zone di colore e carattere musicale dal contemplativo all’aggressivo, dall’agitato al comico: l’ironia e la grandezza di Stockhausen si palesano attraverso dialoghi dal drammatico allo spiritoso che mantengono viva l’attenzione del pubblico in questo rito collettivo dell’ascolto. Il mantra contiene le 12 note della scala cromatica più una, tutte le gradazioni dinamiche e le principali figurazioni ritmiche. La composizione è articolata in 13 sezioni che riprendono ciclicamente, amplificandole, le parti che compongono il mantra stesso: è quindi evidente come Stockhausen abbia voluto comporre un rituale in musica.
Maria Iaiza molto appassionata alla musica contemporanea, si dedica spesso a questo repertorio sia come solista che in formazione cameristica e in ensemble. Ha suonato per la stagione DEstate di Milano, per Trieste Prima in duo pianistico, con la OPV di Padova per la stagione Veneto Contemporanea, al Festival Satierose con una prima assoluta di Ambrosini; ha ottenuto il Primo Premio assoluto al Concorso Internazionale "Giovani Musicisti - Città di Treviso" nella sezione Contemporanea. Per lo studio della nuova musica, si perfeziona con Maria Grazia Bellocchio presso il Divertimento Ensemble a Milano e con Anna d'Errico. Ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in pianoforte presso il conservatorio "G. Tartini" sotto la guida di Teresa Trevisan con il massimo dei voti e la lode e frequenta ora il Biennio Specialistico in musica da camera. Si è perfezionata con maestri di fama quali Aquiles Delle Vigne, Milana Chernyavska, Andrej Jasinsky, Roberto Cappello e molti altri. Ha ottenuto il Primo Premio in concorsi internazionali in Italia e all’estero e si è esibita in recital per il Mittelfest, l’Associazionie Chamber Music di Trieste e molti altri in Italia, Slovenia e Croazia.
Luca Chiandotto, vincitore del “Premio L. Brunelli 2018”, del “Premio Di Cecco 2019”, e finalista all'”I. Bajic Piano Memorial Competition 2018” di Novi Sad. Si è diplomato nel 2019 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore al Biennio di Pianoforte al Conservatorio di Trieste, nella classe del prof. F. Zaccaria, e si è perfezionato con i Maestri M. Mika, B. Lupo e I. Veneziano . Attualmente frequenta il Postgraduate con la prof.ssa A. Ikeba presso la Kunst Universität di Graz.
Ha tenuto concerti da solista e in formazioni da camera in Italia e all'estero; nel 2016 ha suonato in diverse occasioni il Concerto KV 414 di Mozart con la Sinfonica del Conservatorio di Trieste, diretta dal M° R. Gessi e, nel 2018, ha eseguito il Concerto n. 2 di Chopin con la Belgrade Symphony, diretta dal M° R. Jovanović. Si dedica con passione anche al repertorio contemporaneo (4 prime assolute per Amici della Musica Padova).
Giorgio Klauer (1976) è compositore e interprete della musica elettroacustica e mista per strumenti ed elaboratore. Il suo principale campo di interesse consiste nell’applicazione ai fini creatividegli argomenti del sound and music computin, in particolare la descrizione qualitativa del suono, la sintesi sonora e i sistemi interattivi. Avvicinandosi al campo del design dell’interazione sonora e alla sound art, ha avviato un graduale ripensamento della musica d’arte basato sulla metodologia e l’attitudine alla ricerca, dedicando particolare attenzione al momento della produzione musicale come modalità di creazione e trasferimento di conoscenza. Impegnato nella comunicazione e nell’innovazione delle pratiche artistiche che utilizzano le tecnologia, ha coordinato progetti di formazione e organizzatoattività di produzione e ricerca, tra gli altri, nell’ambito del Sound e Music Processing Lab (Università/Conservatorio di Padova), del collettivo cantierezero, quale membro direttivo dell’Associazione di informatica Musicale Italiana e del Coordinamento Nazionale dei Docenti di Musica Elettronica.
Ricopre la cattedra di Informatica musicale presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
Grande fantasia zoologica di Camille Saint-Saëns (1835-1921) per orchestra da camera con due pianoforti, in occasione del centenario della morte dell’autore. Opera eseguita postuma (26 febbraio 1922) per volontà del compositore per i toni umoristici e canzonatori nei confronti dei pianisti e dei musicisti dell’epoca.
Con la straordinaria partecipazione di Pasquale Iannone e Leonardo Colafelice, pianoforti, e del duo comico I Papu. Copione inedito dei Papu su commissione di Piano City Pordenone.