Il seminario esplora l’influsso dell’opera leonardesca sulla musica contemporanea e la sua relazione con la matematica, in un viaggio intorno alla sezione aurea e alla successione di Fibonacci, partendo dai dipinti di Leonardo da Vinci per giungere ai Klavierstücke per pianoforte di Karlheinz Stockhausen.
Il contributo di Leonardo da Vinci alla musica è indiscutibile. Molte composizioni sono regolate nelle proprie metriche, di altezze e di durate, dalla successione di Fibonacci, a sua volta intimamente collegata al concetto di sezione aurea.
Si tratta di una progressione perfetta che in Leonardo tende a raggiungere la massima espressione in taluni dipinti come la Madonna di Dreyfus, la Vergine delle Rocce e il San Girolamo, e pervade la ricerca formale di tanta musica occidentale fino all’esplicita citazione nel Klavierstuck IX di Karlheinz Stockhausen (1961).
Verranno proposti inoltre il Klavierstuck IX di Karlheinz Stockhausen, il Preludio n. 1 tratto dal primo Libro de Il clavicembalo ben temperato di Bach, l’Intermezzo n. 1 op. 118 di Brahms, il Preludio n. 1 op. 28 di Chopin, Broken Chords da Mikrokosmos vol. III N. 85 di Béla Bartók, Firth of Fifth dei Genesis.
Ingresso libero.
Per informazioni
www.pianocitypordenone.it mail: [email protected]
«È fondamentale per un musicista prendere coscienza dei propri atteggiamenti fisici allo strumento, riconoscere i meccanismi automatici sabotanti (postura disallineata, respiro bloccato, tensioni non necessarie, etc) che si attivano nei momenti di difficoltà e imparare a suonare con tutto il corpo, per aumentare la pienezza del suono, l’espressività nei fraseggi, l’intenzione e l’energia ritmica