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Aspettando Piano City
Filippo Alberto Rosso

Matinée pianistica

26/03/2023 Palazzo di Radovljica ore 11.00

Programma:

  • L. van Beethoven, Sonata n. 7, Op. 10 n. 3 in Re Magg.
  • F. Chopin, Scherzo n. 2 Op. 31
  • F. Chopin, Ballata n. 1 Op. 23
  • F. Liszt, Rapsodia Ungherese n. 13


Filippo Alberto Rosso

Nato nel 2007, vive a Pordenone e frequenta il terzo anno del Liceo Classico Leopardi-Majorana. È iscritto al secondo anno del triennio accademico del Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, nella classe della prof. Teresa Trevisan.
Dal 2019 è iscritto all'Accademia del Ridotto di Stradella ove segue i corsi annuali del M° Pasquale Iannone.
Nel 2019 ha eseguito il concerto per pianoforte e orchestra n. 12 in la maggiore K414 di W. A. Mozart e nel 2020 il concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 15 in do maggiore di Ludwig van Beethoven con l'Orchestra d'Archi Arrigoni.
Ha ricevuto il primo premio assoluto e si è classificato primo di categoria in molti concorsi pianistici nazionali e internazionali.

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Altri eventi “Aspettando Piano City”

Eventi trascorsi

10/02/2023
Piccolo palcoscenico del Teatro Nazionale Sloveno ore 20.00
Maria Iaiza, Klara Luznik (pianoforte) - Gian Mario Villalta, Marko Kravos (poesia)
Pianoforte poetico - Poeticni Klavir
Le voci di due poeti, l’uno italiano Gian Mario Villalta l’altro sloveno Marko Kravos, verranno interpretate e accostate alle musiche di Franz Liszt, Alberto Ginastera, George Crumb e Karlheinz Stockhausen, nell’esecuzione di due pianiste, l’una italiana Maria Iaiza e l’altra slovena Klara Lužnik.
21/01/2023
Corte degli Orti ore 17.30
I concerti della Corte
Andrea Bacchetti

Nel 1722 Bach intitolò Das Wohltemperierte Klavier una raccolta di preludi e fughe in tutte e 24 tonalità maggiori e  minori, composta “per utilità ed uso della gioventù musicale avida di apprendere, ed anche per passatempo di coloro che in questo studio siano già provetti”. Circa vent’anni dopo Bach compilò il secondo libro, che era inteso come  complementare al primo. In generale, è molto più complesso del primo, con maggiori difficoltà tecniche e strutturali per l’interprete. Si tratta dell’eserciziario definitivo, aperto a cambiamenti costanti e rifinito da Bach stesso.